Risposta:
La pellicola in PET (polietilene tereftalato) haresistenza UV intrinseca limitata, ma le sue prestazioni possono essere notevolmente migliorate attraverso modifiche.
La pellicola di PET non modificata si degrada sotto esposizione prolungata agli UV, causando ingiallimento, fragilità e perdita di resistenza meccanica.
Per rendere la pellicola PET resistente agli UV, le strategie comuni includono:
Assorbitori/stabilizzatori UV: Gli additivi come i benzotriazolo (ad esempio, Tinuvin®) o le nanoparticelle (ad esempio, il nero di carbonio modificato) assorbono o disperdono le radiazioni UV.
Rivestimenti superficiali: i rivestimenti resistenti ai raggi UV (ad esempio acrilici o a base di poliuretano) creano una barriera protettiva senza compromettere la trasparenza.
Nanocompositi: La miscelazione del PET con nanomateriali (ad esempio, TiO2 o ZnO) migliora il blocco UV mantenendo la chiarezza ottica.
Utilizzo all'aperto: pannelli solari, pellicole agricole e segnaletica.
Elettronica: pellicole protettive per touchscreen o display.
Imballaggio: pellicole UV-stabili per prodotti sensibili alla degradazione luminosa (ad esempio, alimenti, prodotti farmaceutici).
Le pellicole PET modificate sono convalidate attraverso test di invecchiamento UV accelerati (ad esempio, ASTM G154) per garantire la longevità.000+ ore di esposizione ai raggi UV con degradazione minima.
La pellicola PET standard non è intrinsecamente resistente agli UV, ma le varianti ingegnerizzate (con additivi, rivestimenti o compositi) offrono un'eccellente stabilità UV.usi esterni o ottici), optare sempre per PET modificato con UV.
Risposta:
La pellicola in PET (polietilene tereftalato) haresistenza UV intrinseca limitata, ma le sue prestazioni possono essere notevolmente migliorate attraverso modifiche.
La pellicola di PET non modificata si degrada sotto esposizione prolungata agli UV, causando ingiallimento, fragilità e perdita di resistenza meccanica.
Per rendere la pellicola PET resistente agli UV, le strategie comuni includono:
Assorbitori/stabilizzatori UV: Gli additivi come i benzotriazolo (ad esempio, Tinuvin®) o le nanoparticelle (ad esempio, il nero di carbonio modificato) assorbono o disperdono le radiazioni UV.
Rivestimenti superficiali: i rivestimenti resistenti ai raggi UV (ad esempio acrilici o a base di poliuretano) creano una barriera protettiva senza compromettere la trasparenza.
Nanocompositi: La miscelazione del PET con nanomateriali (ad esempio, TiO2 o ZnO) migliora il blocco UV mantenendo la chiarezza ottica.
Utilizzo all'aperto: pannelli solari, pellicole agricole e segnaletica.
Elettronica: pellicole protettive per touchscreen o display.
Imballaggio: pellicole UV-stabili per prodotti sensibili alla degradazione luminosa (ad esempio, alimenti, prodotti farmaceutici).
Le pellicole PET modificate sono convalidate attraverso test di invecchiamento UV accelerati (ad esempio, ASTM G154) per garantire la longevità.000+ ore di esposizione ai raggi UV con degradazione minima.
La pellicola PET standard non è intrinsecamente resistente agli UV, ma le varianti ingegnerizzate (con additivi, rivestimenti o compositi) offrono un'eccellente stabilità UV.usi esterni o ottici), optare sempre per PET modificato con UV.